Israele revoca il permesso di viaggio ai palestinesi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Israele revoca il permesso di viaggio ai palestinesi

bandiera israele

Il ministro degli Esteri palestinese ha dichiarato che Israele ha revocato il suo permesso di viaggio. Le ritorsioni contro l’Anp.

Il governo di Netanyahu ha promesso la linea dura contro l’Anp e i palestinesi. Il motivo è aver chiesto l’intervento dell’Onu e l’appello al Tribunale dell’Aia per l’occupazione illegale di Israele in Cisgiordania. L’attuale esecutivo è il più a destra della storia dello stato ebraico appoggiato anche da gruppi sionisti ed estremisti che impongono misure punitive contro i palestinesi. Ieri il ministro degli Esteri palestinese ha dichiarato che Israele ha revocato il suo permesso di viaggio.

Riad Malki ha appreso la notizia di ritorno dall’inaugurazione del presidente brasiliano. Il suo permesso di viaggio, che consente agli alti funzionari palestinesi di viaggiare facilmente dentro e fuori la Cisgiordania occupata, a differenza dei palestinesi comuni, è stato revocato da Israele. La situazione si complica sempre di più. I palestinesi hanno condannato la revoca del permesso di viaggio del ministro dicendo che Israele dovrebbe essere “punito per le sue violazioni del diritto internazionale”. Mentre Netanyahu ha motivato la decisione perché contro quel “passo estremo anti-Israele” alle Nazioni Unite.

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Le tensioni aumentano

Un’altra misura è stata decisa dal governo israeliano è la decisione di trattenere 39 milioni di dollari dall’Anp e trasferirli ad un programma per le famiglie israeliane di vittime di terrorismo palestinese. Questa decisione graverà ulteriormente sulla già precaria economia palestinese.

Le tensioni sono state alimentate anche dalla visita inaspettata del ministro della sicurezza nazionale Ben-Gvir, antipalestinese, sulla Spianata delle Moschee. A Gerusalemme Est, altro luogo di scontro tra israeliani e palestinesi, la polizia israeliana, per volere di Bem Gvir, ha interrotto una riunione di genitori palestinesi sull’istruzione dei loro figli. Israele ha sostenuto che questa riunione fosse illegalmente finanziata dall’Autorità Palestinese (Anp).

Un terzo circa della popolazione che vive a Gerusalemme Est è costituita da palestinesi. Le loro condizioni peggiorano in preda alla discriminazione da parte delle autorità israeliane anche per quanto riguarda l’istruzione, gli alloggi e i servizi pubblici.

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ultimo aggiornamento: 9 Gennaio 2023 12:09

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